Italia ancora sotto pressione: lo spread sfonda quota 320, poi ripiega
Fiammata del differenziale Btp/Bund. Il rendimento del decennale oltre il 3%. Piazza Affari in profondo rosso. Moody's avverte: "Taglio del rating senza riforme e calo del debito". All'asta di Bot semestrali il rendimento torna positivo per la prima volta dal 2015 e ai massimi dal 2012.
Giornata da dimenticare per i titoli di Stato italiani, con lo spread Btp/Bund che ha toccato 320 punti, registrando un balzo di oltre 80 punti rispetto alla chiusura di ieri, tornando ai livelli di primavera 2013, salvo poi ripiegare avvicinandosi alla chiusura intorno a quota 290. Il rendimento del decennale italiano raggiunge il 3,4%, per poi ridiscendere al 3,14%. Tra alti e bassi non si allenta quindi la tensione sul mercato, mentre il presidente incaricato Carlo Cottarelli è stato ricevuto al Quirinale da Mattarella chiedendo un supplemento di tempo per presentare la propria lista di ministri.
Un governo che comunque, stando alle dichiarazioni delle forze politiche non otterrà la fiducia. Un segnale di allerta è arrivato anche dall'agenzia di rating Moody's, che ha avvertito che taglierà il rating italiano, oggi a Baa2, se il prossimo governo porterà avanti politiche di bilancio "insufficienti a posizionare nei prossimi anni il debito su una traiettoria di discesa".
Secondo l'agenzia altrettanto negativo sarebbe "un fallimento nell'articolare e presentare un'agenda di riforme strutturali credibili". Moody's reputa "molto improbabile" un rialzo del rating, spiegando che una conferma potrebbe invece arrivare se il programma di riforme si rivelasse ambizioso e se il governo delineasse un effettivo percorso di rientro del debito.
In pratica il presidente ha commesso un errore a far fallire il governo giallo-verde questa incertezza potrebbe protrarsi fino a fine estate e le perdite sarebbero colossali, altro che tutelare i risparmiatori.
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