Il lockdown vi spinge a una dieta scorretta? L’aiuto arriva dalla tecnologia con il menu sano proposto dall’Ai
Vita frenetica
La quotidianità è condizionata da ritmi di vita sempre più accelerati e anche la dieta ne risente. Soprattutto per chi lavora in ufficio, ancora di più per chi ora è in smart working. Non sempre i pasti sono equilibrati e spesso si ricorre ai soliti piatti non proprio salutari per poter mangiare qualcosa durante le pause pranzo sempre più rapide. A quella che sembra ormai una rassegnazione generale si propone però un modo di studiare la migliore alimentazione e la più sana dieta da seguire grazie alla tecnologia, nello specifico attraverso l'utilizzo di intelligenza artificiale e algoritmi.
Il software
Una start up tutta italiana, nata a Lecce nel 2015, consegna pasti sani e bilanciati in base al fabbisogno di ogni cliente, studiati non da uno chef o consigliati da un nutrizionista, ma da algoritmi di machine learning. Feat Food, questo il nome della giovane azienda, calcola attraverso un'analisi predittiva le combinazioni migliori di alimenti e la quota di calorie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di forma del consumatore. Una volta inseriti i dati nel pannello utente (sesso, età, peso, altezza...), il software diventa sempre più preciso nell'individuare i percorsi nutrizionali. La logica di vendita è multicanale, avendo come settore trainante l'eCommerce, che solo di recente ha duplicato il suo giro d'affari, anche grazie al Covid-19, mentre i piatti vengono conservati e si stanno diffondendo in luoghi precisi, come le sedi delle aziende stesse o anche 40 centri fitness.
I vantaggi
Andrea Lippolis, fondatore e Ceo di Feat Food, sintetizza così i propositi del servizio: «Di base cercavo un modo per garantire un'alimentazione sana nonostante la vita frenetica di oggi. Sempre più spesso mancano il tempo e le competenze per prepararsi il pasto che consenta di raggiungere i propri obiettivi di forma, come il dimagrimento o il mantenimento». La nuova frontiera è quindi per start up come Feat Food quella di realizzare piatti sempre più personalizzati e idonei per ciascun cliente da servire direttamente al domicilio, una prospettiva estremamente utile soprattutto nell'ottica del 2020, condizionato fortemente da lockdown e smart working.
Dieta sana
Questo metodo ha già raccolto un discreto successo, con oltre 300mila pasti serviti da Feat Food a circa 20mila utenti, soprattutto a Milano, dove l'azienda si è trasferita nel 2016. La tendenza ricalca anche quella delle cosiddette "cucine chiuse", ovvero di quel numero sempre maggiore di ristoranti pensati unicamente per la preparazione del cibo e per l'asporto come unica distribuzione. Grazie a diverse partnership questo tipo di servizio coinvolge anche precise realtà che operano nel settore alimentare, incoraggiando comunque la qualità delle materie prime utilizzate, ad esempio il riso e la carne. Il modello che si avvale dell'intelligenza artificiale per l'elaborazione di piani alimentari su misura, in virtù anche del successo che sta riscuotendo tra gli utenti, sarà probabilmente esteso anche ad altre realtà imprenditoriali.
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