L’iPhone non resiste all’acqua e l’Antitrust multa Apple per 10 milioni
La pubblicità degli iPhone resistenti all'acqua in profondità era ingannevole e oltretutto l'azienda si è rifiutata di riparare gli smartphone danneggiati.
Gli spot presi in considerazione dall’Antitrust sono quelli dei seguenti modelli: iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone XR, iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone 11, iPhone 11pro e iPhone 11 pro Max. Nelle pubblicità venivano esaltate alcune caratteristiche tecniche e fisiche di quegli smartphone targati Apple, tra cui la resistenza all’acqua.
Ma non è propriamente così, visto che la stessa azienda (non negli spot) sottolineava come questa caratteristica fosse reale solo in presenza di acqua statica e pure, con test condotti in laboratorio. Insomma, non nella vita reale con l’acqua corrente o in vicissitudini simili.
Per questo motivo l’Antitrust ha sanzionato l’azienda per pratiche comunicative scorrette. Una multa salata, da dieci milioni di euro, dopo che le indicazioni mostrate all’interno di diversi spot non spiegavano alcune dinamiche.
E, soprattutto, perché non veniva esplicitamente specificato come la garanzia non coprisse proprio i danni provocati dall’entrata in contatto dei dispositivi con i liquidi.
Apple si è difesa sostenendo che la resistenza diminuisce con l'usura e che la garanzia non copre l'utilizzo improprio come nuotare o fare il bagno con iPhone, ma non ha potuto evitare la sanzione.
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