Sciopero di treni e mezzi pubblici, un venerdì di disagi
Altra giornata di passione venerdì per pendolari e viaggiatori per lo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati di base nel settore pubblico e privato.
Dai trasporti alla sanità alla scuola incroceranno le braccia tutti coloro che aderiscono alle sigle sindacali di base Cub, Sgb, Si Cobas e Usi- Cit. L'obiettivo è "richiamare l'attenzione del mondo del lavoro alle politiche economiche del governo e in particolare per ribadire il più fermo no alle guerre e a tutti i contratti-truffa", ma al tempo stesso "per rivendicare l'aumento generalizzato dei salari pari all'inflazione, anche attraverso il ripristino del meccanismo della cosiddetta scala mobile", sottolineano i sindacati.
Negli aeroporti i voli garantiti sono quelli in partenza dalle ore 7.00 alle ore 10.0 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00. Per il resto sono già arrivate le prime cancellazioni, con la protesta che coinvolge il comparto dell'handling per il rinnovo del contratto, scaduto da sette anni, ribadisce Cub Trasporti. "Se applichiamo alle buste paga dei lavoratori il tasso di inflazione previsto dall'Istat si debbono rivalutare di 250 euro al mese", sottolinea la sigla sindacale, denunciando che Assohandler "si rifiuta di convocare i sindacati di base alle trattative nonostante la riuscita degli scioperi". E così a Malpensa e Linate sono stati cancellati il 20% dei voli in partenza, dalle tabelle aeroportuali risultano infatti già "cancellati 46 voli in partenza", afferma Cub. Ita Airways "si è vista costretta a cancellare 20 voli nazionali, di cui 16 previsti per la giornata del 20 ottobre", informa la compagnia, specificando che i passeggeri che hanno acquistato un biglietto per viaggiare venerdì, "in caso di cancellazione o di modifica dell'orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto entro e non oltre il 25 ottobre" prossimo.
Un presidio di lavoratori si terrà all'aeroporto di Fiumicino, dalle ore 10 presso il terminal 3. Ed un altro in Piazza del Campidoglio per "invertire la rotta della Giunta Gualtieri", rimarcano i sindacati. Previsti presidi di lavoratori anche in altre città, tra le quali Torino, Genova, Firenze, Catania.
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