Dal bonus bebè alle tasse sulle sigarette: come cambia il decreto legge fiscale
„La conferma del bonus bebè, la mini imposta per sigarette elettroniche e stop al condono: queste sono soltanto alcune delle novità contenute nella 'carrellata' di emendamenti al decreto legge fiscale, collegato alla Manovra, depositato in commissione Finanze al Senato. Mentre la bocciatura della Commissione europea sul documento economico è ancora fresca, il nuovo pacchetto di emendamenti al dl fiscale apporta modifiche sostanziali al primo impianto. Ecco nel dettaglio quali sono i cambiamenti più importanti. “
Bonus bebè anche nel 2019
Tra le principali aggiunte rispetto al testo iniziale c'è il cosiddetto bonus bebè, che si temeva potesse non essere rinnovato. Invece l'incentivo alla natalità è stato confermato per il 2019: sarà di 960 euro che salgono fino a 1.152 euro dal secondo figlio. ''E' riconosciuto per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2019'' l'assegno di 80 euro ''corrisposto esclusivamente fino al compimento del primo anno di età ovvero al primo anno di ingresso nel nucleo familiare''. Dal secondo figlio in poi ''l'importo è aumentato del 20%''.
Mini imposta per le sigarette elettroniche
Un'altra novità riguarda le imposte sulle sigarette elettroniche, che passano dal 50% al 5%. Con la legge di bilancio 2018 è stata inserita una norma che introduceva il maxi tributo, mentre con la proposta di modifica si rivede la misura, riducendo drasticamente l'imposta.
Stop condono, arriva la sanatoria sulle irregolarità formali
L'articolo 9 del decreto fiscale, collegato alla manovra, che contiene le misure, viene totalmente riscritto con un emendamento presentato in commissione Finanze al Senato, che cambia titolo e diventa 'Irregolarità formali'. La nuova norma consente di regolarizzare gli errori lievi fatti nelle dichiarazioni dei redditi, dell'Irap e dell'Iva, pagando un forfait di 200 euro per ogni anno d'imposta, fino a un massimo di 5 anni.
Rottamazione ter, si potrà pagare a rate
Chi aderisce alla rottamazione ter potrà saltare il suo debito con il fisco dividendo l'importo dovuto in 18 rate, da spalmare su 5 anni. La commissione Finanze del Senato ha approvato un emendamento del Movimento 5 stelle, che modifica la norma contenuta nel decreto legge collegato alla manovra. La norma, arrivata a palazzo Madama, prevede il versamento, in un'unica rata, entro il 31 luglio 2019. La proposta di modifica consente, inoltre, anche di dividere il pagamento in quattro rate annuali, con la prima da versare sempre entro il 31 luglio 2019, la seconda entro il 30 novembre (ciascuna pari al 10% dell'importo dovuto), la terza entro il 29 febbraio e la quarta entro il 31 maggio.
Tassati i money transfer
Arriva la ritenuta dell'1,5% sui money transfer, i trasferimenti in denaro che dall'Italia vanno fuori dall'Unione europea. ''A decorre dal primo gennaio 2019 -si legge nella proposta di modifica- è istituita un'imposta sui trasferimenti di denaro, a esclusione delle transazioni commerciali, effettuati verso Paesi non appartenenti all'Unione europea''.
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