5 cose da sapere sui sintomi da Covid-19 e l'uso di ibuprofene

5 cose da sapere sui sintomi da Covid-19 e l'uso di ibuprofene

Recentemente, l'Organizzazione mondiale della sanità ha comunicato che non i malati che sospettano di essere stati contagiati dal coronavirus non dovrebbero utilizzare l'ibuprofene. Il portavoce dell’Oms Christian Lindmeier, in conferenza stampa a Ginevra, ha dichiarato che non sono disponibili studi recenti che collegano il noto antinfiammatorio con un aumento dei tassi di mortalità, ma ha aggiunto che gli esperti stanno facendo indigani a riguardo. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa AdKronos. L'Oms raccomanderebbe di utilizzare, al posto del l'ibuprofene, il paracetamolo.

Cosa bisogna sapere

Le indicazioni dell’agenzia delle Nazioni Unite è in seguito alle dichiarazioni fatte da importanti funzionari sanitari francesi, i quali avevano messo in guardia dall’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) per curare i sintomi da Covid-19. Un recente articolo su ‘The Lancet’ aveva avanzato l’ipotesi che alcuni farmaci, tra cui l’ibuprofene appunto, possano rappresentare un rischio per i pazienti con Covid-19, in particolare in coloro che soffrono di ipertensione o diabete.

I rischi

L’eventuale rischio di prendere un antinfiammatorio sarebbe legato al fatto che non si conosce ancora l’effetto sul processo infiammatorio dovuto al COVID-19, quindi per precauzione sarebbe meglio non prenderlo. Questo quando dichiarato dal Presidente della Società italiana di medicina generale, Claudio Cricelli e riportato in un articolo di Repubblica. In caso di febbre o dolori articolari, il farmaco più adatto è in ogni caso il paracetamolo.

Indicazioni

L'articolo continua dicendo che nelle Linee guida stilate dalla Società italiana di medicina generale (Simg) è ben chiarito che sempre e a maggior ragione in questa delicata fase non bisogna ricorrere al fai da te assumendo di propria iniziativa farmaci: ‘Gli antinfiammatori sono totalmente inefficaci nella cura del Covid 19 e anzi sono potenzialmente pericolosi per cui ne va impedito l’uso”, avverte Claudio Cricelli, presidente della Simg.