Turista drogata e stuprata, cinque donne per incastrare la banda
Voglio sottolineare il grande lavoro d’equipe, sintetizzato alla perfezione dalla procura di Torre Annunziata, che ha portato a questo risultato. Ma aggiungo che ammiro molto questa donna, che dopo aver vissuto un incubo simile e appena tornata a casa, invece di mettersi tutto alle spalle ha preferito ripercorrerne ogni fase con la polizia inglese e poi con i nostri investigatori. Per senso di giustizia e generosità nei confronti di altre donne che avrebbero potuto incorrere in un dramma simile». La dottoressa Imma Esposito (nella foto), giovane e brillante dirigente della Scientifica della questura di Napoli, è una delle 5 donne che appongono la firma sotto il buon esito dell’indagine sullo stupro alla 50enne di Kent a Meta di Sorrento. Una coincidenza, ma simbolicamente significativa, aver lavorato con il coordinamento del pm Mariangela Magariello, con il vice questore Donatella Grassi e la funzionaria biologa Patrizia Stefanoni. Poi, il sigillo all’inchiesta apposto dal gip Emma Aufieri.
È stato importante», aggiunge Imma Esposito, «che la denuncia sia stata presentata immediatamente alla polizia inglese, sostanzialmente poche ore dopo le violenze subite. Così la polizia inglese ha potuto repertare gli abiti ed effettuare i tamponi biologici sul corpo della vittima. Di conseguenza la comparazione tra le tracce riscontare sulla donna e i Dna degli indagati, da noi estratti, in 3 casi su 5 è risultata positiva. Va detto che le procedure di laboratorio seguono standard internazionali, che assicurano qualità e uniformità, il che aiuta a ottenere risultati».
Anche Donatella Grassi, a capo del commissariato di Sorrento, elogia il lavoro di squadra che ha assicurato alla giustizia i responsabili del grave reato (fermo restando la presunzione d’innocenza). «È molto importante in casi del genere denunciare e non chiudersi in se stesse. La soddisfazione per me è stata grande, anche perché da alcuni anni la violenza sulle donne è in aumento e lavorare con successo al caso in maniera così sinergica alla fine ha prodotto i risultati sperati
Naturalmente il giusto rilievo dato alle 5 donne dell’inchiesta non mette in secondo piano i colleghi uomini che ci hanno lavorato, a cominciare dal vice commissario Manuel Bruno. Ora tocca alla difesa (rappresentata dagli avvocati Romaniello, Amendola e Tiriolo), che pensa al ricorso al Riesame e fa notare come la vittima avesse sottoscritto prima di partire un’assicurazione contro gli stupri. Contratto che viene proposto spesso insieme al pacchetto viaggio e soggiorno.
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