Momenti decisivi per la formazione del nuovo esecutivo. Tra breve - a quanto di apprende - ci sarà un nuovo vertice tra Di Maio-Salvini e Conte, al quale questa volta dovrebbe prendere parte anche il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Si dovrebbe tenere entro l'ora di pranzo o nel primo pomeriggio. Al centro dei colloqui: la lista dei ministri e l'accordo da presentare al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Dunque, dopo quasi 90 giorni, di stallo, si profila - con molta probabilità - la formazione e la partenza del nuovo governo. Ma arriva lo stop di M5S all'ingresso di Fratelli d'Italia nell'esecutivo. Salvini salta comizio e vola a Roma Matteo Salvini ha annullato il lungo programma di comizi in agenda oggi in Lombardia, in vista delle amministrative del 10 giugno. Il segretario leghista, che difficilmente cancella appuntamenti elettorali, è arrivato - poco prima delle 13 - a Roma dove già si trova il suo vice Giancarlo Giorgetti, a cui nelle scorse ore ha affidato la trattativa con il Movimento 5 stelle. In programma in giornata un incontro con Luigi Di Maio: i due leader puntano a chiudere la squadra sui ministri e a presentare un accordo al Colle. Il capo politico dei 5Stelle è arrivato intorno alle 11.20 alla Camera. Si sta lavorando innanzitutto a uno spostamento di Paolo Savona dal Tesoro, come chiesto da Di Maio. E l'ipotesi potrebbe essere di indicare l'economista alle Politiche europee. Poi si lavora anche all'allargamento della maggioranza con l'innesto di Fratelli d'Italia e quindi la Difesa potrebbe andare a Giorgia Meloni o Guido Crosetto. Ancora da sciogliere il nodo dell'Economia: ieri circolava il nome dell'ex direttore generale di Bankitalia Pierluigi Ciocca. L'economista ha smentito la notizia: "L'ipotesi- spiega - è destituita da ogni fondamento". Rimane in pista Giorgetti (anche se quest'ultimo preferirebbe l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio; incarico che comunque la Lega vorrebbe mantenere per se' in caso di 'trasloco' di Giorgetti). Il presidente incaricato Carlo Cottarelli - intanto - si trova al lavoro a Montecitorio nella sala dei busti, messa a disposizione dalla Camera. A quasi 90 giorni dopo il voto del 4 marzo dunque si continua ad aspettare per verificare se sia ancora possibile dar vita a un governo basato sull'alleanza tra M5s e Lega. Crosetto: scommetterei su un governo politico. Rauti: se nasce esecutivo, lo rafforzeremo "Se dovessi scommettere, scommetterei che si faccia un Governo politico". Così Guido Crosetto, Fratelli d'Italia, ad Agorà. E Isabella Rauti - sempre dagli studi Rai - incalza: "Se il Governo nasce noi lo rafforzeremo, non guferemo contro la nascita di questo Governo" . Intanto il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni ha annullato gli appuntamenti elettorali di oggi in Puglia per seguire da vicino gli sviluppi della possibile formazione del nuovo esecutivo. Sibilia: Ministero a FdI? Sì se base è contratto "Se si sta al contratto la discussione è aperta a tutti e nel governo può stare anche Fratelli d'Italia" . Così il deputato M5s Carlo Sibilia arrivando a Montecitorio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano dell'ipotesi di un ingresso di FdI in un esecutivo M5s-Lega. No da M5s all'ipotesi di un ministero a Fratelli d'Italia Dai vertici dei 5 stelle trapela la notizia che qualora il leader della Lega Matteo Salvini dovesse proporre un dicastero a FdI in un governo politico di 5 stelle e Lega, Luigi Di Maio rifiuterebbe. "Non si capisce perche' a giochi fatti ora dovrebbe entrare Fdi nel governo" sottolinea un deputato pentastellato di peso. "La questione non e' proprio all'ordine del giorno. Poi se vogliono darci l'appoggio esterno va bene" aggiunge la stessa fonte. Viene definita una posizione "assolutamente personale" quella di Carlo Sibilia, deputato m5s che si e' detto invece favorevole a questo ingresso in un governo giallo-verde a patto che si parta dal contratto di governo. Qualcuno tra i 5 stelle osserva ancora che ora "la responsabilita' e' tutta di Salvini" e che se dovesse fare questa proposta potrebbe essere una scusa per far saltare ancora il tavolo. "Ora Salvini e' in difficolta', Luigi Di Maio ha fatto tutto quello che poteva fare" spiegano dal Movimento. Conte atteso a Roma In mattinata si erano diffuse voci sulla presenza del professore nella Capitale già da ieri sera. Le agenzie battevano la notizia della sua assenza questa mattina a lezione a Firenze. In realtà sembra che il professore sia arrivato con un po' di ritardo ma ha tenuto regolarmente lezione all'Ateneo di Firenze dove insegna diritto privato. Subito dopo dovrebbe però ripartire per Roma. Gelmini: telefonata ieri tra Salvini e Berlusconi: coalizione va avanti "Ieri il presidente Berlusconi ha sentito Salvini e ha ribadito la nostra posizione. Il leader di Forza Italia è stato colui che ha fondato il centrodestra, il centrodestra è arrivato primo alle elezioni e non ha avuto la maggioranza ma ha raccolto il 37% dei consensi sulla base di un programma che è stato sottoscritto da Berlusconi, dalla Meloni e da Salvini, quindi per noi si va avanti con questa coalizione. Mai sarà Berlusconi a rompere il centrodestra, perché il centrodestra è garanzia di buon governo". Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a 'Mattino Cinque'. Di Maio: "Savona nella squadra di governo ma non all'Economia" Il presidente incaricato era tornato nel pomeriggio al Quirinale. Il nuovo colloquio con Mattarella è durato circa mezz'ora, e si è deciso d'intesa di attendere gli sviluppi della situazione nonostante la squadra dei ministri sia ormai pronta. In precedenza, era stato il capo politico M5s ad avere un incontro con il capo dello Stato. E Luigi Di Maio apre a una nuova soluzione della crisi. "Se questa legislatura deve lasciare un ricordo, deve essere per un governo politico e non tecnico. Se dobbiamo ritrovarci un governo tecnico solo perché nella squadra dei ministri ce n'è uno non accettato dal Quirinale allora faccio un ragionamento: troviamo una persona della stessa caratura di Savona", che resterebbe comunque "nella squadra di governo in altra posizione di ministro. E' una proposta che faccio pubblicamente", dice Di Maio in un video su Facebook dopo l'incontro al Colle. Inoltre, M5s smentisce le indiscrezioni secondo le quali Di Maio, nel corso dell'incontro di oggi al Quirinale, avrebbe parlato della possibilità di un esecutivo politico M5s-Lega guidato anche da un esponente del Carroccio. Colle valuta con grande attenzione proposta Di Maio La proposta di Luigi Di Maio di spostare Paolo Savona in un ministero diverso dall'Economia è valutata da Mattarella "con grande attenzione". E' quanto replicano fonti del Quirinale alla domanda su come il Colle giudichi l'idea lanciata dal capo politico dei Cinque stelle. Salvini: spostare Savona? Valutiamo, porta mai chiusa "Spostamento del professor Savona? Non è che se qualcuno a Berlino o Parigi la mattina si alza male salta un ministro del governo italiano. Vediamo quanto possa essere utile agli italiani parlando anche con il professor Savona". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, da Genova replica alla proposta di Di Maio. "Porta aperta? Io non l'ho mai chiusa. Stiamo lavorando per un governo ma un governo con un'identità". Poco prima, a Imperia, aveva chiosato: "Quando abbiamo proposto il professor Savona è stato perché era il migliore per fare il ministro dell'Economia. Se Di Maio ha cambiato posizione ne parlerò con lui". L'ipotesi della non sfiducia a Cottarelli Intanto si lavora a un'ipotesi paracadute: una non sfiducia al governo Cottarelli che porti il Paese al voto a settembre-ottobre. "C'è Cottarelli che sta tentando di fare il governo. Se i voti non ce li ha, dovremo studiare un percorso ordinato verso elezioni il prima possibile", dice Giancarlo Giorgetti. "Si tratterebbe cioè di astenersi, tutti, nel voto di fiducia a Cottarelli, che potrebbe dunque partire come governo in carica, anche se con una sola decina di sì in Parlamento, e si impegnerebbe a mettere a punto una manovra snella per far poi svolgere elezioni anticipate in autunno. Una soluzione minimalista, ma che troverebbe il favore di tutti coloro, e sono tanti, che al di là dei proclami ufficiali preferirebbero non votare tra luglio e agosto", spiega il vice di Matteo Salvini. Calenda: blocco Lega-M5s ci porterà fuori dall'Ue "Salvini sovranista? Io direi anarcoide". E' secco Carlo Calenda, che a Circo Massimo bolla nettamente l'eventuale governo Lega-M5S, "un blocco - dice - che ci porterà fuori dall'Europa. Le prossime elezioni saranno più importanti di quelle del 1948". A sinistra però per ora poco si muove, tanto che l'unica iniziativa è proprio quella di Carlo Calenda e del suo 'Fronte Repubblicano', che però "non può essere un'accozzaglia. Finora il Pd si è perso nelle liti interne". Calenda assicura comunque che "non farò mai un partito mio. La leadership del nostro fronte? È di Gentiloni. Io sarò nella squadra, con Minniti". E inaugura un nuovo slogan "La sinistra deve riscoprire il valore della parola 'protezione' ".
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