Milano, precipita aereo sopra edificio in costruzione: a bordo 8 persone, tutti morti. C'era anche un bambino di un anno.
A bordo il pilota, Dan Petrescu, magnate dell'immobiliare, sua moglie Regina Dorotea e suo figlio trentenne Dan Stefan e altre cinque persone. La pm Siciliano: aperto fascicolo per disastro colposo. L'agenzia per la sicurezza del volo apre una inchiesta. Trovata la scatola nera
È rimasto in quota un paio di minuti. Poi l'avaria, la discesa, lo schianto su una palazzina in costruzione a pochi metri dal capolinea della metropolitana di San Donato, periferia sud est di Milano. Le otto persone a bordo non hanno avuto scampo: sono almeno sei turisti, tra cui un bambino, il pilota di nazionalità romena e un altro membro dell'equipaggio. Muoiono, macabra ironia della sorte, all'angolo tra via Marignano e via 8 ottobre 2001, una strada intitolata alla tragedia aerea di Linate, la più grave della nostra aviazione civile. Le vittime sono tre romeni, due italiani, due francesi, un canadese: queste le nazionalità.
Alla guida dell'aereo uno degli uomini più ricchi della Romania, Dan Petrescu, che ne è anche il proprietario. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori del settore immobiliare, uno degli uomini più ricchi del Paese. Insieme a lui, la moglie il figlio trentenne e altre cinque persone, tra cui un italiano "Un impatto devastante, stiamo verificando la staticità della struttura", spiega Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco, mentre San Donato si riempie di decine di mezzi di soccorso di ogni genere. L'Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, ha aperto un'inchiesta di sicurezza e disposto l'invio di un investigatore sul luogo. Sull'incidente "verrà aperto un fascicolo per disastro colposo": spiega il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano dopo i primi rilievi sul luogo dell'incidente. Siciliano dice anche che la scatola nera è stata trovata. "A 50 metri c'è la fermata della metropolitana. Parlare di fortuna quando c'è un disastro francamente mi sembra un po' eccessivo, però diciamo che c'erano dei punti dove, forse, avrebbe potuto avere conseguenze più drammatiche".
"Ho visto l'aereo scendere in picchiata e poi schiantarsi lì". Andrea, 19 anni, ha assistito al disastro in diretta. "Un botto bello potente, e poi pezzi di ferro dappertutto. Mi sono spaventato, ho chiamato gli amici". Il Pilatus PC 12 era decollato alle 13.03, diretto a Olbia. I problemi sono cominciati subito, come le manovre disperate del pilota per evitare di precipitare. L'aereo ha centrato una palazzina in costruzione, a dieci metri dal parcheggio multiscambio del metrò, a un centinaio dai binari della ferrovia. La prima chiamata al 112 è delle 13.09. "Quella è una stazione dei pullman", spiega Michele Pugliese, direttore dei lavori arrivato sul posto, "con foresteria e bar. Domani ci sarebbero stati gli operai". Invece, lo scheletro della costruzione è vuoto.
Arrivano ambulanze, vigili del fuoco, polizia, carabinieri. I poveri resti sono sparsi per un raggio di un centinaio di metri. Compresi quelli del bimbo, che si sarebbe aggiunto all'ultimo insieme a un'altra persona. Si lavora per dare un'identità certa alle vittime. Oltre alla pm, sul posto arrivano anche il sindaco Beppe Sala e il sindaco di San Donato Andrea Checchi.
Il velivolo è caduto su una palazzina vuota in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus. Gli abitanti della zona hanno sentito un sibilo fortissimo e poi un'esplosione, causata dall'impatto dell'aereo. Immediatamente le fiamme hanno avvolto la palazzina di due piani, a pochi passi dalla sede dell'Eni di San Donato e dal capolinea della metropolitana gialla di Milano. "L'aereo aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non si sono viste manovre, ma è proprio precipitato", così alcun testimoni. Il parcheggio lì accanto, fa sapere Atm, è stato chiuso per precauzione ma all'interno non ci sono feriti e danni.
Aereo precipitato a Milano, la situazione del traffico e a Linate
Strade chiuse e area intorno a via Marignano isolata. Mentre funziona regolarmente la linea M3 della metropolitana, che fa capolinea proprio a San Donato vicino al luogo dell'incidente. Le persone possono utilizzare solo alcune uscite però. Chiuso invece per precauzione il maxi parcheggio multipiano, sempre di Atm e usato dai pendolari come hub di corrispondenza per lasciare l'auto alle porte di Milano e prendere la metropolitana: non ci sono feriti. L'autosilos a fianco dell'edificio in costruzione va in fiamme, ma è stato risparmiato dall'impatto. Essendo domenica, era anche meno pieno del solito.
Chiuso, ma solo per dieci minuti, anche l'aeroporto di Linate da cui il veivolo era partito pochi minuti prima dal terminal riservato ai voli privati del Forlanini, diretto a Olbia, in Sardegna. Fonti aeroportuali riportano che subito dopo lo schianto, poco dopo le 13, è stato fermato per circa 10 minuti su indicazione di Enav, per capire cosa fosse accaduto e l'impatto dell'incidente sul traffico aereo. Le attività dello scalo sono poi riprese regolarmente.
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