Italia a 5 stelle, Beppe Grillo: togliere poteri al Capo dello Stato

Italia a 5 stelle, Beppe Grillo: togliere poteri al Capo dello Stato

È stato tra gli ultimi a prendere il microfono in mano Beppe Grillo, garante del Movimento Cinque stelle e ospite attesissimo sul palco del Circo Massimo, dove è andata in scena la manifestazione

Italia a Cinque stelle Italia a Cinque stelle, Beppe Grillo sul palco del Circo Massimo con la ‘manina’

Non delude le aspettative Beppe Grillo, che si presenta sul palco mostrando la manina di un manichino, un chiaro riferimento al caos sul decreto fiscale che ha infiammato la politica negli ultimi giorni prima del definitivo accordo tra le parti in seguito a un secondo Cdm che ha fatto salire la tensione tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Beppe Grillo, togliere i poteri al capo dello Stato

Il primo grande affondo, forse quello con maggiore risonanza mediatica, Beppe Grillo lo ha rivolto a Sergio Mattarella: “Dovremmo togliere i poteri al capo dello Stato, dovremmo riformarlo. Il vilipendio… un capo dello Stato che presiede il Csm, capo delle forze armate. Non e’ più in sintonia col nostro modo di pensare“. La proposta del mentore pentastellato è stata accolta dall’opposizione come una deriva estremista di chi dovrebbe quantomeno ispirare il governo.

Parole di incoraggiamento invece per Matteo Salvini, definito come “uno che dice una cosa e la mantiene. L’etica della politica è la lealtà, e oggi è un miracolo della politica. Poi siamo strutturalmente come Dna diversi“.

Italia a Cinque Stelle, il premier Giuseppe

Conte Dal palco del Circo Massimo ha parlato anche il premier Giuseppe Conte, che ha presentato al popolo pentastellato i risultati ottenuti fino a questo momento dal governo: “L’Italia ora si fa rispettare nei consessi internazionali, con forza, dignità, determinazione e giusto orgoglio”.

“Molti provavano a dissuadermi dall’incominciare questa esperienza, invece ho accettato con convinzione. Io il Movimento lo conoscevo, già 5 anni prima mi era stata chiesta la disponibilità per l’organo di autogoverno della magistratura, e io all’epoca dissi ‘non vi conosco’, ma mi fu risposto di fare solo il mio dovere e non ho mai ricevuto una sola indicazione in 5 anni“.