Pd, crollo di tessere: da 400mila a 90mila. Renzi “nero”: così non reggiamo
Pd ai minimi storici nei sondaggi e tesseramento in caduta libera. Il crollo ditessere, che a stento raggiungono quota 90mila, è il nuovo incubo di Matteo Renzi. Dopo il caso Banca Etruria-Boschi, un duro colpo per la credibilità del partito malgrado la difesa oltranza della ministra da parte del segretario, arriva la notizia preoccupante dell’emorragia di iscritti che preoccupa particolarmente il giovane ministro Luca Lotti.
Renzi nei guai: crollo di tessere
Secondo un retroscena di Repubblica durante una cena “intima” al ristorante la Maddalena, vicino a Montecitorio, con Orfini e altri fedelissimi, Renzi si sarebbe sfogato amaramente per l’emorragia di tessere: «Qua non si tratta di banche o di Boschi, l’obiettivo sono io. Ma di cosa parliamo?». Come se ne esce? L’impresa è titanica: va inventata una campagna elettorale che è in salita, vanno ribaltati i sondaggi, come quello di Alessandra Ghisleri che dà i democrati a quota 23,7 per cento e il centrodestra oltre il 40. «Qualcosa bisogna fare, vcosì non possiamo andare avanti», avrebbe detto sconsolato il ministro dello Sport. Le cifre ufficiali del tesseramento 2017 sono ancora segrete ma quelle ufficiose sono disastrose.
Gli iscritti al Partito democratico sarebbero sotto la soglia dei centomila, un crollo vertiginoso in un anno visto lo scorso anno erano oltre quattrocentomila. Probabilmente Renzi proverà ad arginare l’ostacolo prolungando i termini del tesseramento per gonfiare un po’ le cifre ma ormai il PD è un partito finito.
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