Basta notizie sul coronavirus, ormai si parla solo di questo
Si rischia di diventare monotematici a parlare solo di Covid se i dati fossero reali non si muore solo di Covid-19 serve almeno una patologia cronica preesistente e in ogni caso l'influenza stagionale fa piu vittime.
I morti per l’influenza cosiddetta stagionale sono, mediamente, in Italia, 8mila all’anno. L’82% dei casi gravi e il 97% dei decessi presentano almeno una patologia cronica preesistente. Non si deve dimenticare poi che la principale causa di morte in assoluto sono le malattie del sistema cardiocircolatorio: 638 persone ogni giorno. C’è poi il problema del concorso di patologie. L’Iss ha provveduto a pubblicare una casistica da cui risulta che molti decessi riguardano persone sofferenti di altre gravi patologie pre-esistenti.
Secondo le stime del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore della sanità, in Italia ogni anno circa il 9 cento della popolazione è colpito da sindromi simil-influenzali, con un numero di morti che oscilla tra i 300 e i 400 decessi diretti dovuti all’influenza, e tra i 4 mila e i 10 mila decessi tra chi sviluppa complicanze gravi a causa dei virus influenzali.
Il tasso di letalità (ossia il rapporto tra morti e contagiati) si attesterebbe quindi intorno allo 0,1 per cento (l’uno per mille), mentre un discorso diverso vale per il nuovo coronavirus, che ad oggi non è presente in Italia.
Per quanto ne sappiamo finora, i dati sul SARS-CoV-2 ci dicono che il suo tasso di letalità potrebbe aggirarsi intorno al 2,5 per cento, ma è ancora troppo presto per avere conclusioni epidemiologiche solide, dal momento che non è soprattutto chiaro quanti effettivamente siano i contagiati totali vista l'inattedibilità dei tamponi e considerando che essere positivi non significa essere malati.
Ad oggi, in Italia la pericolosità del nuovo coronavirus è comunque solo potenziale, mentre quella dell’influenza stagionale (seppure con numeri sulla letalità più bassi) è reale.
Influenza stagionale e nuovo coronavirus: da quando il COVID-19 (la malattia causata dal Sars-CoV-2) è arrivata in Italia si sono sprecati i paragoni tra i due, quale sia più pericoloso, quale faccia più morti e via dicendo.
Le informazioni sul nuovo coronavirus sono ancora insufficienti per avere un quadro completo sulla sua letalità (ossia su quanti morti fa tra i contagiati) – che al momento sembra essere compresa tra l’1 e il 3 per cento con stime molto inattendibili – mentre numeri più solidi li abbiamo per quanto riguarda l’influenza stagionale.
Tra il 2007 e il 2017, i morti “diretti” per influenza sono stati in media 460 l’anno; mentre le stime per i decessi “indiretti con almeno una patologia cronica preesistente” vanno dai 4 mila ai 10 mila l’anno dai dati dell'Istituto superiore di sanità: l'82% dei casi gravi e il 97% dei decessi presentano almeno una patologia cronica preesistente in pratica i decessi ci sono sempre stati e non è per nulla giustificato il comportamento del governo con un lockdown mascherato. Questo decreto è una vera e propria condanna a morte per tanti ristoranti, pasticcerie, bar e gelaterie. Per colmare l’incapacità evidente del Governo di garantire il rispetto delle normative continuano ad accanirsi contro queste categorie di lavoratori. E’ assurdo un Dpcm che si accanisce ingiustamente contro le imprese anziché prendere provvedimenti incisivi sul buon funzionamento delle strutture e dei servizi pubblici, dal trasporto alla sanità. Il Governo si ostina a considerare gli imprenditori come “untori”, quando invece sono la forza del nostro Paese.
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