Vertice notturno Lega-M5s. Resta il nodo del premier
Il vertice notturno tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, l’ultimo della estenuante giornate trattative milanesi tra M5S e Lega, avviene all’hotel President, in pieno centro a Milano. E’ un vertice lungo che vede sul tavolo il nome del futuro premier del governo gialloverde. Un nome che, al momento, non solo non trapela ma è ancora avvolto da dubbi. Nell’ottovolante della trattativa le ultime ore della sera vedono tornare in auge la soluzione politica. Ma chi? Spunta il ticket Riccardo Fraccaro-Giancarlo Giorgetti, con quest’ultimo che, con il passare delle ore, aumenta le sue chance di andare a Palazzo Chigi. Ma spunta anche un’altra ipotesi, quella, iniziale, della staffetta tra Di Maio e Salvini, Un’ipotesi che, secondo alcune fonti a conoscenza della trattativa, avrebbe visto la contrarietà della Lega. E allora, a fine serata, si resta lì, sulla sfida tra un leghista e un pentastellato, con l’opzione di una figura terza che non si può, al momento, ancora escludere e che leverebbe dall’impaccio M5S e Lega ma avrebbe l’effetto collaterale della scelta tecnica. Una volta che Salvini lascia l’albergo restano nella hall i membri della delegazione pentastellata: Vincenzo Spadafora, Stefano Buffagni, Pietro Dettori, oltre a Di Maio, A tarda notte il gruppo lascia l’albergo. Parole di cauto ottimismo da Di Maio. Ma l’impressione è che solo oggi il nome del premier potrà avere, in caso l’intesa vada a buon fine, l’ok dei due partiti.
Lega e Movimento Cinque stelle hanno comunicato in serata al Quirinale che sono pronti a riferire “su tutto”. Oggi Slvini e Di Maio saliranno al Colle.
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