Salvini: «Da giugno le pistole elettriche alle forze dell’ordine»
«A partire da giugno» le forze dell’ordine «avranno la pistola elettrica». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, partecipando alla convention della Lega del Lazio. Dopo l’omicidio del carabiniere, sembrano inasprirsi le posizioni del governo sulla sicurezza. Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha parlato dell’urgenza di provvedimenti concreti, dichiarazioni che hanno sollevato i commenti positivi di Salvini: «Ho letto che Di Maio ha proposto di dare più potere alle forze dell’ordine. Ma non era il M5s che voleva mettere il numeretto sul casco dei poliziotti?», ha ironizzato. «Cambiare idea è sintomo di intelligenza... bene, vuol dire che stare con la Lega porta saggezza».
Lo scontro
L’ironia è la cifra del segretario della Lega per stemperare lo scontro sempre in agguato con il M5S. La flat tax, ad esempio, resta un terreno scivolosissimo: «Sulla flat tax mi stupivano i dubbi del M5s: era nel contratto di governo ridurre le tasse agli italiani. Non è un capriccio della Lega, ma una urgenza per gli italiani», sottolinea Salvini. L’altro fronte caldo, aperto appena ieri, è quello della sporcizia a Roma: «Non occorre uno scienziato per portare via la mondezza, svuotare i cestini, evitare i gabbiani stile avvoltoi. Io ho invitato la gente a votare la Raggi ma ora quando la gente mi vede dice: fate presto ».
La sperimentazione
In realtà già dal 5 settembre le forze dell’ordine di dieci città Italiane - tra le quali Milano, Torino, Bologna, Firenze, Palermo e Catania - hanno avviato una sperimentazione sull’uso della pistola elettrica, il cosiddetto taser, un’arma che attraverso scariche di elettricità è in grado di paralizzare i movimenti dei sospetti.
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