Reddito di cittadinanza, boom di richieste dagli stranieri, ma ad aprile le domande totali rallentano
Verranno rilasciate più card per il reddito di cittadinanza agli stranieri che agli italiani residenti nel Lazio. È quanto emerge dall'ultima mappa delle istanze redatta dall'Inps: le domande per il sussidio hanno raggiunto ad aprile quota 946.569. Quelle inoltrate da cittadini comunitari ed extracomunitari al momento sono in tutto 116 mila, contro le 87.500 richieste pervenute dal Lazio. Solo Campania (160.333 istanze) e Sicilia (150.590) hanno totalizzato un maggior numero di domande. Le richieste presentate da cittadini extra Ue residenti in Italia da dieci anni sono 86 mila, più di quelle giunte dall'intera Lombardia, a quota 82.696 istanze, e il doppio di quelle arrivate da Sardegna (43.996) ed Emilia Romagna (39.708). Sono invece 21.198 le domande trasmesse da cittadini di nazionalità marocchina residenti in Italia, quanto quelle provenienti dall'Abruzzo (22.090) e il doppio di quelle arrivate dal Friuli Venezia Giulia (11.768).
Le richieste pervenute da cittadini albanesi ammontano a 9.724 e superano quelle del Molise, fermo a 5.952 istanze. Dai cittadini di nazionalità rumena sono arrivate addirittura 23.335 domande. Risultato? A fronte di un tasso di rifiuto che stando a quanto reso noto dall'istituto di previdenza sociale si aggira attorno al 25 per cento, a maggio gli stranieri che incasseranno il sussidio dei grillini saranno circa 85 mila, di cui 65 mila extracomunitari. Nel complesso, la misura dei Cinquestelle dovrebbe riuscire a raggiungere prima delle elezioni europee settecentomila nuclei. Ma l'obbiettivo è di riuscire a imbarcare entro la fine dell'anno 1,3 milioni di famiglie per evitare il flop.
IL BILANCIO
A quasi due mesi dal via, per il reddito di cittadinanza è tempo di bilanci. Le domande per il sussidio nelle ultime settimane hanno fatto registrare una brusca frenata. Le card in distribuzione negli uffici postali già approvate dall'Inps sono circa 490 mila, ma gli importi bassi caricati sulla maggior parte delle tessere gialle in questi giorni hanno fatto molto discutere: su un terzo delle prepagate in rampa di lancio è stata depositata una somma pari o inferiore a 300 euro, quindi largamente inferiore ai 780 euro promessi in partenza dai Cinquestelle, mentre su sessantamila card il plafond di spesa è persino inferiore a 100 euro. Le card hanno una dotazione media di 520 euro. Non stupisce perciò che ad aprile siano atterrate sula piattaforma dell'Inps meno di 140 mila domande, contro le 806 mila trasmesse a marzo. Rispetto a un mese fa, le richieste per il sostegno sono crollate di oltre l'80 per cento.
Per la misura chiave dei pentastellati si tratta di una débâcle. I Caf continuano a svolgere un ruolo da protagonisti: finora hanno trattato 709.521 istanze, contro le 222.645 richieste trasmesse tramite gli uffici postali. Dai patronati sono arrivate solo 14 mila domande. Il flusso delle richieste per il sussidio è diminuito notevolmente anche a Sud. In Campania, la regione che ha fatto registrare il maggior numero di domande, le istanze sono passate da 137 mila a 160 mila (in un mese sono arrivate appena 23 mila richieste). In Sicilia 22 mila. Nel Lazio, terza regione per numero di istanze, le domande complessive ora sono 87.550 (a marzo erano 73 mila). In Lombardia si sono fatti avanti altri 11 mila nuclei: in tutto 82 mila famiglie. Le regioni con il minor numero di domande rimangono la Valle D'Aosta (1.259) e il Trentino Alto Adige (3.355).
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