Iniziano i giorni decisivi per Brexit

Iniziano i giorni decisivi per Brexit

Ieri sera, durante il Consiglio europeo in corso a Salisburgo, la prima ministra inglese Theresa May ha tenuto un breve discorso di una decina di minuti per aggiornare i leader europei sullo stato delle trattative per Brexit. Per molti, il discorso ha segnato l’inizio dell’ultima fase dei negoziati con l’Unione Europea: l’uscita del Regno Unito avverrà ufficialmente il 29 marzo 2019, ma per ragioni tecniche un accordo dovrà essere trovato entro novembre. Dopo il discorso non si è aperto alcun dibattito, perché Brexit era l’ultimo tema in agenda della giornata di ieri. Se ne riparlerà oggi, senza Theresa May. I nodi principali restano gli stessi degli ultimi mesi: la questione del confine fra Irlanda e Irlanda del Nord, e le future relazioni commerciali fra l’UE e il Regno Unito.

La frontiera irlandese è lunga circa quattrocento chilometri. I problemi da risolvere hanno a che fare con le persone che ogni giorno passano dalla Repubblica di Irlanda – uno stato che fa parte dell’UE – all’Irlanda del Nord, che invece fa parte del Regno Unito. Le questioni riguardano soprattutto le persone e le merci che attraversano quello stesso confine, che al momento non ha alcuna frontiera. Si stima che nelle comunità di confine viva circa un milione di persone. Il timore è che misure troppo dure o poco efficienti possano alimentare vecchie divisioni o complicare molto la vita a tante persone.

Le posizioni dei negoziatori europei e britannici sul confine irlandese sono sempre rimaste molto distanti. In sostanza, i primi propongono che l’Irlanda del Nord rimanga nel mercato comune europeo e nell’unione doganale, cosa che eviterebbe di dover ricostruire una frontiera fra i due paesi ma che imporrebbe di istituire una sorta di dogana tra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito. Il governo britannico insiste sul fatto che una situazione del genere violerebbe l’integrità del proprio territorio, e propone una serie di misure per ridurre al minimo i disagi di una nuova frontiera. Ieri, in un tweet prima dell’inizio dei lavori, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha detto che la proposta britannica sul confine irlandese dev’essere «rivista», ribadendo la scarsa disponibilità dei negoziatori europei a fare concessioni su questo tema in particolare.