Tutte le proprietà benefiche dei semi di chia
Sono i nuovi protagonisti della dieta mediterranea. I semi di lino, di papavero, di sesamo, come la quinoa e le bacche di goji sono entrati a pieno titolo nelle nostre ricette dando una sferzata di nutrienti essenziali per il nostro organismo. Sono chiamati, infatti, “super alimenti” e servono a condire insalate, sughi o, semplicemente, lo yogurt magro.
Alcuni si mandano giù anche con un bicchiere d’acqua. Come i semi di chia, vere star della nuova tendenza alimentare. I semi di chia provengono da una pianta che nasce nel Guatemala e in Messico (è conosciuta anche come “salvia hispanica”) e si coltiva praticamente da sempre. Basti pensare che già gli Aztechi ne facevano uso prima di affrontare una battaglia (“chia”, in azteco, significa “forza”).
Come la maggior parte dei “colleghi”, i semi di chia non hanno un sapore intenso ma sono una miniera di antiossidanti. Ed è proprio il sapore tendente al neutrale che li rende ideali per qualsiasi ricetta: dal muesli per la prima colazione all’insalata portata in tavola per cena, dal risotto al cous cous.
Soprattutto durante il cambio di stagione si avverte un po’ di affaticamento: e così, in tanti, ricorrono agli integratori. Che bisogno c’è di ingerire pastiglie quando la natura ci offre un aiuto spontaneo? I semi di chia sono ricchi di calcio e di acidi grassi fondamentali per la salute (gli omega3 e omega6). E poi vitamine, ferro, fosforo, magnesio, potassio, rame, sodio e zinco.
Il plus è dato dal fatto che hanno origine vegetale e non animale, il che va incontro anche a chi predilige una dieta vegana o vegetariana. L’unica nota negativa sta nell’impatto ambientale. Se siete fa del “chilometro zero” dovete fermarvi a riflettere: non solo il trasporto ha un notevole impatto ambientale ma, com’è già successo per la quinoa, il crescente interesse per il prodotto rischia di discriminare le popolazioni del luogo e tagliarle fuori dal consumo a l quale sono state fino ad ora abituate.
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