Migranti, il trucco della «nave madre»: accompagnati vicino a Lampedusa e poi lasciati sul barchino
La «nave madre» aveva sganciato il barchino carico di migranti 60 miglia a sud di Lampedusa. Poi, il peschereccio aveva fatto dietrofront, facendo rotta verso la Libia. Ma le operazioni sono state filmate da un velivolo di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. E così sono scattate le procedure per bloccare il motopesca, poi raggiunto e sequestrato. Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto sono intervenute in acque italiane sul barchino trovando a bordo 81 profughi, tra cui tre minori. Sono stati trasferiti nell’hot spot dell’isola, riferiscono di arrivare da diversi Paesi africani e asiatici. Il peschereccio, inseguito e intercettato dalle autorità italiane, giungerà invece stamattina a Licata, nell’Agrigentino. Sette membri dell’equipaggio, sei egiziani e un tunisino, sono stati fermati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio. Altri due presunti scafisti sono stati fermati su ordine della stessa Procura perché considerati responsabili di un altro sbarco di 43 persone avvenuto in settimana.
Commenti (0)