Decreto reddito e quota 100, Mattarella firma. Di Maio: ora taglio a pensioni sindacalisti
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato ed emanato il cosiddetto 'decretone' contenente le misure sul reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni. Il testo è stato ora presentato in Senato.
DI MAIO - La firma da parte del Colle è stata accolta con soddisfazione dal vicepremier Luigi Di Maio che su Facebook scrive: "Bentornato Stato Sociale!". "Ora aspetto il momento in cui, grazie al lavoro di deputati e senatori, firmerà la legge con cui taglieremo lo stipendio di tutti i parlamentari e finalmente potremo dire addio privilegi! Il 2019 sarà un grande anno!", conclude.
Un taglio che si andrà ad aggiungere a quello delle pensioni degli ex sindacalisti. Ospite a 'Non è l'arena' su La7, il ministro di Sviluppo economico e Lavoro ha annunciato che sarà tra le proposte di modifica inserite nel decretone nel corso dell'iter parlamentare. Di Maio si è anche rivolto al nuovo segretario della Cgil, Maurizio Landini, auspicando che "voglia sostenere l'emendamento al decretone che finalmente affronterà il tema di tagliare la pensione degli ex sindacalisti".
M5S - Il vicepremier non è il solo a festeggiare, a lui si accoda tutto il Movimento. "Abbiamo passato mesi a rispondere a chi diceva che mancavano le coperture. Con coraggio siamo andati avanti convinti di voler realizzare questa rivoluzione", scrivono in una note i deputati grillini in commissione Lavoro. "Questo governo e questa maggioranza - si legge ancora - si impegneranno per non lasciare più nessuno indietro. Chi vive sotto la soglia di povertà avrà un po' di respiro con il reddito e la rensione di cittadinanza. Inaugureremo poi una stagione nuova di politiche attive del lavoro. Con il reddito di cittadinanza le persone verranno formate e riqualificate così che tutti possano essere orientati al lavoro e si favorisca l'incontro tra domanda e offerta. Con Quota 100 permetteremo a chi ne ha diritto di godersi la meritata pensione e agevoleremo così un ricambio generazionale che libererà migliaia di posti di lavoro e darà speranza ai nostri giovani".
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