Il contratto non è di destra, non è di sinistra" "Noi inauguriamo una stagione nuova, anche non nascondendo le difficoltà - prosegue - Ci apriamo al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese", sottolineando il "tramonto delle ideologie forti. Il contratto non è di destra o di sinistra - ha sostenuto il presidente del Consiglio -, va letto nella necessità delle risposte da dare ai cittadini.
POLITICA Il premier alla prova del Senato Conte: populisti? Ascoltiamo la gente. E ricorda il migrante ucciso in Calabria Migranti, flat tax, reddito di cittadinanza , lavoro, lotta alle mafie. Questi alcuni dei punti affrontati del Presidente del Consiglio durante il suo intervento in Senato. "Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino", ha spiegato ed ha annunciato una dura lotta contro le mafie e il carcere per i grandi evasori. Non ha dimenticato le famiglie in difficoltà: bisogna assicurare un sostegno al reddito.
Dalle 19.30 si vota per la fiducia Tweet Governo, colloqui telefonici di Conte con Merkel e Macron Governo, Putin a Conte: "Adesso collaborazione costruttiva" Conte ricorda Soumaila Sacko, il maliano ucciso a fucilate in Calabria. Applauso da tutta l'Aula 05 giugno 2018 "Bisogna dare risposte concrete ai cittadini. Voglio ridare loro fiducia", vista la disaffezione nei confronti della politica registrata negli ultimi tempi. Gli obiettivi che la squadra di governo vuole raggiungere sono affidati alla pagina scritta. Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso per la fiducia al Senato. Conte riconosce di non avere esperienza politica, ma si dice pronto ad "assumere con umiltà e determinazione" il compito che gli è stato affidato e di mettere a disposizione la sua profesionalità a servizio "di questo meraviglioso Paese". "Il contratto non è di destra, non è di sinistra" "Noi inauguriamo una stagione nuova, anche non nascondendo le difficoltà - prosegue -
Ci apriamo al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese", sottolineando il "tramonto delle ideologie forti. Il contratto non è di destra o di sinistra - ha sostenuto il presidente del Consiglio -, va letto nella necessità delle risposte da dare ai cittadini. Populisti? Ascoltiamo la gente Le forze poitiche che integrano le forze di governo sono state definite populiste anti-sistema: "Sono formule linguistiche che ciascuno può declinare liberamente Se 'populismo' è l’attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente – prendo spunto da riflessioni di Dostoevskij tratte dalle pagine di Puskin –, se 'anti-sistema' significa mirare a introdurre un nuovo sistema, che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni".
I cittadini al centro della nostra azione di governo Primo punto del programma i diritti sociali, che negli anni sono stati smantellati - prosegue Conte - "I cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo, al reddito di cittadinanza, a una pensione dignitosa". E poi tra gli altri punti del programma, il premier annuncia che ci sarà un potenziamento della legittima difesa. E poi cosa cambierà? Tante cose. E spiega: "Cambia che metteremo fine al business dell'immigrazione che è cresciua a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà. Cambia che lotteremo contro la corruzione. Cambia che vogliamo un paese a misura di cittadini diversamente abili che si ritrovano abbandonati, soli con le loro famiglie". Ancora. La salute: "vogliamo scindere la politica dalla sanità per renderla efficiente su territorio".
Pensando poi alla sicurezza - tema molto sentito dai cittadini - spiega che ci saranno più fondi, perchè il pensiero va sempre al bene delle famiglie. E su questo punto aggiunge: "Ove necessario, aumenteremo il numero di istituti penitenziari anche al fine di assicurare migliori condizioni alle persone detenute, ferma restando la funzione riabilitativa costituzionalmente prevista per la pena, che impone di individuare adeguati percorsi formativi e lavorativi".
Migranti. Gestione Ue fallimentare "Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino al fine di ottenere l'effettivo rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità e realizzare sistemi automatici di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo", dice il premier. Poi ha sottolineato, che "un primo banco di prova del nuovo modo in cui vogliamo dialogare con i partner europei è certamente la disciplina dell'immigrazione. È a tutti evidente come la gestione dei flussi migratori finora attuata ha rappresentato un fallimento: l'Europa ha consentito chiusure egoistiche di molti stati membri che hanno finito per scaricare sugli stati frontalieri, ed in primo luogo sul nostro Paese, gli oneri e le difficoltà che invece avrebbero dovuto essere condivisi". Conte ha assicurato quindi che "fin dal primo, positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera Angela Merkel ho rimarcato l'importanza di questo tema e le successive dichiarazioni rilasciate dalla medesima durante lo scorso fine settimana dimostrano come si stia affermando la piena consapevolezza che l'Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide".
Commenti (0)