Beppe Grillo: le carceri sono inutili e dannose, vanno azzerate
"Il sistema punitivo che stiamo adottando è antico come il mondo, ma soprattutto non funziona. Non funziona e mi pare che sia sotto gli occhi di tutti. Senza fare molta retorica, mi pare che si rubi, si stupri e si uccida ancora. Sono passati millenni, faraoni, re e interi imperi sono scomparsi, eppure in fondo in fondo parliamo sempre delle stesse cose". Lo scrive Beppe Grillo, in un post pubblicato su suo blog.
Dunque "è chiaro che servono mezzi alternativi" perchè così come sono fatte "le carceri sono una struttura progettata per infliggere legalmente dolore, uno strumento di controllo sociale e un vero e proprio business".
Per Grillo "dobbiamo capire che lo stato delle nostre prigioni non solo è il prodotto del crimine, ma dello stato generale della cultura di un paese" e "dobbiamo tendere a un mondo a carceri zero, o almeno, al minimo possibile". Per far questo, secondo il garante del M5s, "la soluzione penale diventa una delle possibilità, non più la sola. La punizione diventa una, ma solo una, tra diverse opzioni. La pena non è mai la riposta adeguata al crimine per la sua soluzione; anzi si limita a fabbricarlo".
"La prigione, il più delle volte - conclude Grillo - è dannosa per gli individui. La cosa importante nella politica carceraria di un qualsiasi paese civile sarebbe cercare misure alternative al carcere e molto spesso questo significa accompagnarli verso uno standard di vita accettabile: provare a cercare un'abitazione, cercare alternative nei periodi di disoccupazione, rieducare, reintegrare, far si che si possa ricreare una vita. Per davvero".
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