Ecco a cosa serve la micro-tasca dei jeans
Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di infilare le mani in tasca e trovarsi furtivamente con un indice in quel taschino di cui non abbiamo mai capito, esattamente, la funzione. In molti si saranno limitati a pensare ad un fattore estetico, un plus che rende le semplici tasche più sofisticate. In realtà quel taschino dove, al massimo, avremo nascosto qualche centesimo, ha una storia che affonda le radici nel tempo.
Laddove tempo è proprio la parola chiave. Nell’Ottocento, infatti, gli uomini - dai nobili ai borghesi ai cowboy - usavano la micro-tasca dei pantaloni per riporre gli accessori che agganciavano ai panciotti come gli orologi da taschino, appunto. In questo modo era certi di conservarli in un posto sicuro in modo da non perderli o distruggerli.
Sembra strano pensare ad un look composto contemporaneamente da jeans e orologi da tasca dal momento che il jeans evoca un modo di vestire giovane e moderno, casual sì ma non nella stessa direzione di un accessorio d’antan. Eppure, il primo esemplare di jeans con la quinta tasca risale addirittura al 1879 ed è conservato nell’archivio Levi’s.
Il colosso del mondo denim, in realtà, svela dell’altro. E proprio sul blog di Levi Strauss si legge una spiegazione in merito alla tasca del mistero: “I primi blue jeans avevano quattro tasche: una sola nella parte posteriore. e nella parte anteriore due più quella piccola per l’orologio da tasca. Questa custodia supplementare serviva ad assolvere molte funzioni… Tasca preservativo, tasca portamonete per citarne alcuni”.
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In effetti, nonostante sia una linea concepita nel passato, non è detto che non possa esserne reinterpretato l’uso in base alle esigenze del presente. Così, se ormai gli orologi si portano al polso e non più nei pantaloni, la micro-tasca può assolvere ad altre funzioni. Il blog del signore dei jeans suggerisce di usarla come porta preservativi. E voi, ci avevate mai pensato?
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